· 

A cena con la storia (12)

L'argomento del 12° appuntamento di "A Cena con la Storia" si presentava accattivante.

E così, sabato 29 aprile 2016, Paolo Pozzato ci ha parlato dell'Ortigara 1917, Vittoria austriaca o sconfitta italiana?

Il pubblico attento ha seguito passo-passo quello che accadde nel 1917 nella "montagna degli alpini" ove fu eretta la colonna mozza "per non dimenticare" e dove si tenne la prima adunata nazionale nel 1920.


La competenza di Paolo Pozzato ci ha fatto capire come si sono svolti i fatti il 25 giugno 1917, schizzi, disegni, piantine, commenti. Insomma un bel quadro storico di tutto rispetto.

ANA Gruppo Alpini San giorgio di Nogaro - A cena con la storia

Come scrisse Paolo Monelli (scrittore e ufficiale alpino ne "Sette Battaglie"): "La battaglia dell'Ortigara fu il più frettoloso carnaio, il più superfluo sacrificio, il più cruento monumento della virtù di pazienza e sopportazione del soldato italiano; e fu inoltre un tragico errore, anzi un tragico incapponirsi in una serie di errori tutti conseguenza del primo, quello di non avere abbandonato l'impresa quando fu chiaro che era destinata a fallire, per un concorso di circostanze disgraziate.

E grazie ai superstiti di quel orribile massacro, la battaglia dell'Ortigara emerse dalle nebbie dell'oblio in cui voleva gettarla il Comando Supremo.

La chiusura della presentazione è stata affidata ad un commento del Magg. Sedlar delle truppe austro-ungariche:

"Qui molti hanno combattuto e sono caduti per la pace e il futuro di quel pezzo di terra che noi esseri umani - all'apparenza incapaci di stringere in un abbraccio fraterno l'intera umanità - delimitiamo col sacro nome di patria. Ecco perchè a ciascun uomo che ama la sua casa e la sua patria dovrà chinare il capo e rendere omaggi, quando i suoi piedi lo condurranno sul campo dell'onore fino alla tomba di un soldato".

ANA Gruppo Alpini San giorgio di Nogaro - A cena con la storia

 

E poi, tutti a cena con il minestrone mari e monti e gli involtini; il tutto preparato magistralmente da chef Franco e dagli aiuti Lucio e Bruno.