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Campo scuola ANA Paluzza 2022

Con i giovani… per i giovani

DAVIDE DE PIANTE (Gruppo ANA San Giorgio di Nogaro)

Dal 16 al 23 luglio, presso il Campo Scuola ANA di Paluzza, ho avuto l’onore di ricoprire il ruolo di Comandante di Compagnia di 23 ragazze/i dai 16 ai 20 anni.

È stata un’esperienza unica per emozioni, sensazioni e soddisfazioni. Dei “miei” ragazzi, ho apprezzato il fare squadra, l’umiltà, la voglia di mettersi in gioco, la capacità di essere “famiglia” e la forza di apprendere. Ho così scoperto che gli ordini impartiti con il sorriso sono stati eseguiti con più facilità. Ci siamo emozionati e siamo cresciuti tutti assieme. Si è creata una sintonia e un’intesa unica tanto che, questi 23 “allievi” li considero i miei figli.

Grazie all'ANA per questa opportunità che, personalmente, considero la migliore finora avuta e che invito anche altri volontari a fare.

E i ragazzi? Ho scoperto che si trovano, condividono la passione per la montagna, indossano con orgoglio la divisa del Campo Scuola e ricordano con molto piacere le due settimane passate assieme.


LAURA GOBBO

Ragazzi, Compagnia La Valanga, Amici

Avevo intenzione di fare un discorso a voce e probabilmente pure a braccio, ma non penso avrei toccato tutti i punti per me importanti e mi dispiacerebbe succedesse ciò. Sono state due settimane impegnate, piene di emozioni e di scoperte.

Dico scoperte perché abbiamo imparato a conoscerci a partire dai semplici estranei che eravamo e che avevano apparentemente solo in comune il fatto di aver scelto di partecipare a questo camposcuola Ana.

In poco tempo siamo stati capaci di aprirci il cuore a vicenda, scoprendo caratteristiche e innumerevoli punti in comune tra di noi.

Siamo stati capaci di creare una vera e propria famiglia, come ha testimoniato anche Davide e ciò non significa solo provare dell'affetto verso l'altro, ma sostenersi e accettarsi, anche con difficoltà, anche sbagliando, ma sempre e comunque.

Vi ringrazio per essere stati la versione migliore di voi stessi, di avermi così regalato momenti che considero indelebili nella mia memoria, di avermi dato la possibilità di conoscervi ad un livello che va oltre la normale e banale superficie, che va più a fondo nelle persone e nei propri sentimenti.

È stato un privilegio assumere questo personale ruolo di sorella maggiore che qualcuno definirebbe da mamma, tanto quanto lo è stato essere il vostro vice. 

Vi ringrazio inoltre per essere stati veri, per aver così mostrato cosa voglia dire davvero fare squadra. Tra compagni. Tra squadre. Tra compagnie.

Mi mancherete e non posso negarlo, vi voglio bene. 

Sento che siamo cresciuti assieme: siete delle anime piene di risorse e vi prego di continuare a lavorare su voi stessi, perché avete dei valori e delle caratteristiche che meritano davvero di essere coltivate.

Non siete banali, bensì intrisi di voglia di fare e di migliorarsi.

Più in generale, nella quotidianità, Mi avete fatto vivere esperienze che non saprei descrivere se non come mozzafiato. Sento pure di essermi divertita molto. Sì, anche se ho un po' più anni di voi, ma una delle bellezze della nostra compagnia era proprio data dal porsi tutti allo stesso piano, basando i rapporti in base a chi ci si trovava di fronte, non su altre caratteristiche.

Citando parole non mie, vorrei invitare a non soffermarci sulla fine di questo campo pensando troppo a ciò che lasciamo o a ciò a cui andiamo incontro: soffermiamoci sul presente, carpe diem direbbero gli antichi, cogli il giorno, sappiate vivere ogni istante a pieno, il tempo è tiranno e restare a rimuginare non porta a vivere il presente.

Quindi... abbiate il coraggio di gridare come quando la nostra voce si alzava di fronte al tricolore, abbiate la grinta di esprimervi e di sperimentarvi.

Siate valanga, pronti a travolgere.

Chi sono io per mollare?


ANGELO SIGALOTTI

Siete stati un riferimento per tutti ma in particolare per me, e mi avete fatto crescere. Una cosa su tutte è che mi avete fatto capire che nella vita creare un dialogo e più produttivo che imporsi (eh si...io ero talmente stupido da credere che quello fosse il metodo migliore).

La cosa più bella di tutte è stata avere un uomo ed ex militare che ha mostrato la parte umana di sé. Son entrato in una maniera e sto per uscirne sicuramente diverso. Mi avete reso un po' più uomo, un po' più consapevole, e un po' più sicuro della strada che voglio intraprendere... grazie, grazie, grazie. 


GAIA MIU

Volevo ringraziare questo campo innanzitutto perché sono state due settimane meravigliose che non dimenticherò mai. Sono partita con molti dubbi e ne ritorno diversa e con una consapevolezza diversa.

Nonostante non sia sempre facile convivere con così tante persone le emozioni che ognuno di loro sa trasmettere a modo proprio ripagano anche i momenti no. Mi sono divertita, emozionata e ho fatto cose che nella mia vita non avrei mai pensato di poter fare e tutto ciò è grazie a questo campo.

Sono veramente grata per questa esperienza che mi ha cambiato e ad oggi posso dire che quella Gaia che è arrivata a Paluzza due settimane fa non è più la stessa di adesso.


MATTEO ZUCCHI

Grazie tantissimo delle emozioni che mi hai trasmesso tu e anche il mio gruppo. Quando sono arrivato il 16, te lo dico sinceramente, mi sentivo come pentito di aver detto "si" nel voler venire al campo scuola, lo stesso giorno infatti sentivo la mancanza di casa e famiglia. Pochissimi giorni dopo mi sono ambientato bene e ho conosciuto bene la compagnia B.

Pensare di esserci legati insieme in poco tempo è qualcosa di magnifico, dato che di solito le amicizie nascono dopo un bel po' di tempo. Qua a Paluzza invece molti ragazzi e ragazze non mi hanno escluso (dato il fatto che sono molto introverso). Consiglio vivamente a tutti di fare almeno una volta nella vita questa magnifica esperienza. 


MARCO DE ZAN

Sono partito per questo campo con la speranza di vivere in esperienza nuova dove si potesse assaggiare un po’ della vita militare e posso dire che queste mie aspettative sono state anche superate, perché già dal primo giorno ci hanno fatto marciare tutti in plotone; un’altra cosa che ho veramente apprezzato è stata la dedizione che i nostri comandanti di compagnia mettono per farci fare esperienze indimenticabili come ad esempio l’alza bandiera nella caserma dell’8° reggimento Alpini di Venzone e insegnandoci cosa significa un po’ la vita di caserma e dando l’esempio che ci si deve sempre aiutare tra di noi anche se non si ha voglia o vorresti fare in un altro modo,  oltre a questo vorrei veramente ringraziare Paolo e Davide per l’impegno che ci hanno messo nel riuscire a farci fare tutte queste attività e riuscire a farci andare in tanti posti, quindi voglio dare un grazie a loro ma anche a tutti gli alpini e coloro che hanno permesso di fare tutto ciò. 


GIACOMO POZZOBON

Siete stati una guida Alpina che ci ha guidato per il sentiero meno battuto, il sentiero ripido ma che ci avete sempre alleggerito; siete riusciti a trasformare salite in pianure, strade poco sicure le hai rese sicure, ci avete sempre protetto sotto la vostra ala. Per questo vi ringrazio perché mi avete fatto vedere, anzi scoprire, una parola nuova NOI. Parola difficile da pronunciare che alla fine dice tutte e niente da sola, ma in compagnia da un valore più alto di una montagna, più potente di uno sparo d’arma. Grazie a voi siamo riusciti a dare un senso a qualcosa di immenso che ha travolto tutti come una Valanga. 


ORFEO REGAZZO

Eccoci qua alla fine di questo viaggio.

Sono in macchina che guardo per l'ultima volta il campo, la nostra casa delle ultime due settimane quella dove cominciavo a sentirla proprio come una casa dove trovare persone incredibili, degli amici, dai fratelli, dei genitori esattamente una famiglia.

In queste settimane sono cresciuto molto: io non sono mai stato una persona molto autonoma e responsabile ma qua ho imparato, anche un po' obbligatoriamente, a diventare autonomo senza chiedere 2000 volte le cose.

Qui sono stato me stesso e ho mostrato tutti i lati più importanti della mia personalità a partire da quello più visibile ovviamente io che scherzo sempre fino ad arrivare a quello più imbucato di me emotivo.

Se la famiglia in norma è composta da genitori: e per me qua sono stati Davide e Paolo due persone incredibili fantastiche dal primo giorno mi hanno accolto come se mi conoscessero da sempre, a braccia apertissime fra i suoi bambini e ho imparato che lui è vero e non gira intorno alle cose i suoi discorsi ti motivano a fare sempre meglio potevi parlare con il suo lato da ragazzo sempre scherzoso oppure con il suo lato adulto molto serio che ti colpiva sempre il cuore, a lui devo tutto ha reso questo posto ancora più incredibile.

Poi è formata da parenti e da nonni che sono i nostri cari volontari che sempre rimarranno nel nostro cuore per tutto quello che sono riusciti a fare per noi. Io ho sempre lasciato per ultima la cosa più importante e pure in questa lettera l'ho fatto i miei cari fratelli sono stati tutto per me non è stato difficile avvicinarmi a loro già la prima volta nel tendone ci siamo cominciati a parlare senza nemmeno sapere minimamente chi fossimo poi i giorni successivi continuavo a parlare con persone rimanendo nell'abisso di ricordare i nomi, che avrò imparato bene bene forse gli ultimi 3 giorni, poi siamo diventati dei vari fratelli che si aiutavano in tutto e per tutto che scherzavano per tutte le scemate che uscivano a prenderci in giro per qualsiasi cosa tutti questi momenti sono indelebili nel mio cuore.

Potrei scrivere un libro su tutte le cose successe alle lezioni allo scuro un po' di tutte le persone che ci controllavano, tutte le cose successe la notte anche dopo l'ora del silenzio, tutte le serate che racchiudono qualcosa di speciale, le camminate, i gironi di corvè resi anche essi fantastici dai miei amici che riuscivano a rendere tutto leggero.

Infine voglio dire un bel grazie collettivo a tutti.

Veramente... Grazie


LAETITIA PUIRAVAUD

Purtroppo non sono ancora giunta ancora ad una conclusione su cosa sia significata per me questa meravigliosa esperienza perché è davvero qualcosa di tanto grande.